martedì 30 novembre 2010

L' attesa

E' stato il pensiero di provar delusione, tristezza e nervoso che avevo ogni mattina quando vedevo che b. non mi aveva mandato nemmeno un sms con frasi che indicassero che mi pensava a farmi decidere: non stavo bene, dai e dai la magia estiva e la leggerezza della nostra storia nata sotto un temporale è svanita lasciando in me pensieri e presunti obblighi che b. avrebbe dovuto avere con me puntualmente disattesi.
Mi sono trovata in una situazione di mezzo, non più una storia basata sull' attrazione fisica pura e semplice ma nemmeno quella che si costruisce giorno dopo giorno con il proprio ragazzo, che si vive senza costrizioni. Avrei voluto dimostrazioni da lui di essere al centro del suo mondo ben sapendo che nè non potevo imporglielo perchè magari non è nel suo carattere nè pretenderlo perchè non stiamo assieme, abbiamo altre persone accanto.
Quindi paranoie e malumori due volte, per speranze disattese e per consapevolezza della situazione appena descritta.
Com'è tipico di me ho eliminato quello che mi faceva star male e ieri ho chiesto a b. di finirla qui, niente più sesso niente più coccole niente più.
La tensione negativa per l'attesa di quelle iniziative mai partite da b. è stata sostituita da un'altra attesa, quella che tutti i capi che ho che gestiscono la mia vita lavorativa mi confermino la permanenza qui fino a fine agosto.
Chissà come sarebbe vivere anche solo un giorno senza attendere qualcosa, come si trasformerebbe la vita delle persone togliendo l'attesa dalle più piccole e quotidiane, come quella per un autobus, alle più importanti come ad esempio una conferma per una gravidanza, chissà se lascia un senso di vuoto o di noia.
Non riesco ad immaginarmelo.

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