domenica 7 novembre 2010

My name is Earl?

Venerdì prossimo passerà da qui un ragazzo, F., che ho conosciuto per motivi lavorativi 4 anni emmezzo fa. Mi ero appena lasciata con il ragazzo di allora e complice l'estate frequentavo sia lui che un altro conosciuto ad uno di quei tipici tornei estivi che durano un weekend, dove le partite sono solo un riempitivo prima e dopo l'attesa festa dell' alcool e dell' ormone del sabato notte.
Sta di fatto che F. si è innamorato.
E sta di fatto che come risposta non solo l'ho "sfruttato" sessualmente, ma gli ho anche preso il cuore, l'ho strappato, l'ho gettato a terra e trafitto con il mio tacco a spillo. Rantolante F. mi ha chiesto tempo, per leccarsi le ferite. Giustissimo. E gliel'ho concesso, comprensiva, anche se a malincuore, perchè in fondo mi ero affezionata davvero molto a lui.
Poi un giorno per puro caso, qualche mese di silenzio dopo, ci siamo incontrati davanti alla mia ex università, con il risultato che abbiamo rincominciato a cercarci e a frequentarci, quando io non andavo a trovare sempre quel famoso ragazzo con cui nel frattempo mi ero messa insieme, conosciuto al torneo.
F. che non mi aveva ancora dimenticata si è ritrovato nuovamente con un cuore strappato e trafitto, perchè aveva creduto che questa volta scegliessi lui.
La delusione è stata tale per cui mi ha ri-chiesto di sparire dalla sua vita per un po', che si sarebbe fatto al massimo risentire lui.
I mesi sono passati, io ho lasciato il mio ragazzo e di nuovo la casualità ha voluto che ripiombassi nella vita di F., il quale era cambiato: quello che non lo aveva distrutto lo aveva reso più forte e vendicativo per cui appena ne ha  intravisto la possibilità, ha cominciato ad uscire con me con il solo scopo di riprendere la sua dignità tentando di  fare quello che io avevo fatto a lui cioè gran sesso in macchina per poi gettarmi via dopo circa un mese emmezzo, via mail tra l'altro.
Perchè via mail? SIamo persone adulte, no?
Perchè aveva paura che gli facessi delle scenate. Cazzate, mi conosceva bene sapeva che non sono il tipo, forse non si sentiva forte abbastanza per guardarmi in faccia e dirmi quelle frasi che mi aveva scritto.
Questo 3 anni fa, a cui è seguito il silenzio interrotto da me durante un viaggio in treno tramite sms un paio di mesi fa. Lì ho scoperto che aveva cancellato il mio numero, gesto che sta ad indicare quanto in passato avesse davvero voluto cancellarmi dalla sua vita.
Problema, io non ho fatto lo stesso e lui si è ritrovato ancora una volta nel ruolo della vittima.
Venerdì prossimo, quindi, con il suo gruppo viene a suonare qui dove sono in trasferta e vorrei andare.
I suoi sono un paio di occhi grigi che non ho mai cancellato dalla memoria, non perchè ne fossi innamorata, sono sempre stata molto più forte di lui a controllare e a separare la voglia di divertirsi dai sentimenti, ma perchè anche se non credo alle cazzate sul destino, con lui le coincidenze i corsi e ricorsi storici sono stati tali per cui mi sono convinta che esista un filo che ci lega, oltre a quella affinità e a quella intesa provate raramente, che prima di tutto ci aveva fatto diventare amici.
 Non so cosa gli dirò se sarò in imbarazzo davanti a lui, come si mostrerà lui davanti a me, non ne ho idea. Ma lo devo vedere, anche solo per chiedergli scusa per tutto quello che gli ho fatto, non ho mai fatto in tempo a dirglielo, mi interrompeva sempre con un "non ti preoccupare per me".

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